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Revisione UE sui rifiuti tessili: nuove regole approvate dal Parlamento europeo

rifiuti tessili

Il 9 settembre 2025 il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la revisione della Waste Framework Directive, introducendo per la prima volta norme specifiche per i rifiuti tessili.

Si tratta di un passaggio storico verso una gestione più sostenibile del settore moda e abbigliamento, tra i più impattanti dal punto di vista ambientale.

Responsabilità estesa del produttore (EPR)

La novità più significativa riguarda l’estensione della responsabilità estesa del produttore (EPR).
Secondo la nuova direttiva, tutti i produttori e fornitori di articoli tessili, calzature e accessori – inclusi quelli che operano tramite e-commerce – saranno obbligati a farsi carico della fase di raccolta, selezione e riciclo dei prodotti a fine vita.

Questo significa che i costi e l’organizzazione della gestione dei rifiuti tessili non ricadranno più solo sui Comuni o sui consumatori, ma verranno distribuiti lungo la catena del valore, stimolando le imprese a progettare articoli più durevoli, riparabili e riciclabili.

Tempi di attuazione per gli Stati membri

I Paesi membri dell’UE avranno 30 mesi di tempo per recepire e attuare le nuove disposizioni.
È prevista una maggiore flessibilità per le microimprese, con tempi più lunghi di adeguamento, al fine di non penalizzare le realtà più piccole del settore.

Impatti attesi

L’adozione di queste norme porterà benefici significativi:

  • Maggiore tracciabilità dei flussi di rifiuti tessili;
  • Incentivi all’economia circolare attraverso il riciclo e il riuso;
  • Riduzione dell’impatto ambientale di uno dei comparti più inquinanti;
  • Nuove opportunità di mercato per operatori specializzati nella raccolta e nel trattamento dei materiali tessili.

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