Controlli più severi sulle esportazioni verso paesi non OCSE
Il 20 maggio 2024 è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2024/1157 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 aprile 2024 relativo alle spedizioni di rifiuti, che modifica i regolamenti (UE) n. 1257/2013 e (UE) 2020/1056 e abroga il Regolamento (CE) n. 1013/2006.
Il regolamento stabilisce misure dedicate a proteggere l’ambiente e la salute umana e a contribuire alla neutralità climatica e al conseguimento di un’economia circolare e dell’obiettivo dell’inquinamento zero prevenendo o riducendo gli impatti negativi che possono derivare dalle spedizioni dei rifiuti e dal trattamento dei rifiuti nel luogo di destinazione.
Il regolamento – ad esclusione di quanto indicato in art. 2, comma 2 – si applica:
• alle spedizioni di rifiuti tra Stati membri, con o senza transito attraverso paesi terzi;
• alle spedizioni di rifiuti importati nell’Unione da paesi terzi;
• alle spedizioni di rifiuti esportati dall’Unione verso paesi terzi;
• alle spedizioni di rifiuti in transito nel territorio dell’Unione nel corso del tragitto verso o da paesi terzi.
La nuova norma vieta tutte le spedizioni di rifiuti destinate allo smaltimento all’interno dell’Ue a patto che siano concordati e autorizzati mediante procedura di notifica e autorizzazione preventiva scritta.
Le spedizioni di rifiuti intra-UE per operazioni di recupero rientranti in “lista verde” continueranno ad essere consentite attraverso la procedura meno rigorosa stabilita negli obblighi generali di informazione.
La Commissione monitorerà le esportazioni di rifiuti verso i paesi OCSE e interverrà nel caso in cui tali esportazioni creino problemi ambientali nel paese di destinazione. Inoltre, tutte le aziende dell’UE che esportano rifiuti al di fuori dell’UE dovranno garantire che gli impianti che ricevono i loro rifiuti siano soggetti a un audit indipendente che dimostri che tali impianti gestiscono questi rifiuti in modo rispettoso dell’ambiente.
Il nuovo regolamento stabilisce inoltre moderne procedure digitalizzate per facilitare e tracciare meglio le spedizioni di rifiuti all’interno dell’UE. Anche le procedure accelerate per alcuni impianti ammissibili designati dagli Stati membri (“impianti pre-autorizzati”) saranno rese più semplici ed efficienti. Inoltre, saranno stabiliti requisiti per migliorare la trasparenza delle spedizioni di rifiuti all’interno dell’UE.
Il nuovo regolamento prevede poi un rafforzamento della cooperazione tra gli Stati membri dell’UE nella lotta al traffico di rifiuti e sanzioni più deterrenti contro i criminali coinvolti nel commercio illecito di rifiuti.